
certe canzoni mi ricordano lei, e non posso permettere che certe canzoni mi vengano strappate solo perché rifuggo il ricordo di lei. il suon di lei è l’ansimare durante le scopate notturne, il suo piacere è carnale e lei lo sa, il suono del mio nome pronunciato dalle sue labbra viziose mi lusinga e mi atterrisce allo stesso modo. sfasciate le domeniche pomeriggio rimaniamo nudi, in attesa, di convergenze diverse, eppur all’apparenza così simili.
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