
non avevo ancora dieci anni e le avventure di Maryn mi appassionavano assai; da bambino quale ero mi lasciava ammirato l'enorme potenza del robot e gli epici scontri che lo vedevano protagonista. Tuttavia, dopo parecchi anni, e dopo aver visto e rivisto il movie, devo constatare che per diversi aspetti "Baldios" è un anime robotico sui generis, fuori dagli schemi, distanziandosi per molti aspetti dal cliché tipico: sul possente robot non verte il fulcro della storia; la narrazione piuttosto è focalizzata sul suo giovane pilota, Maryn, del quale viene delineato un profilo psicologico alquanto dettagliato. Chi sarebbe costui? Un reietto, un traditore agli occhi del conducator Gattler, in realtà l'unico in grado di difendere la Terra dai micidiali attacchi dell'esercito di Aldebaran. Il suo tratto distintivo, in una parola, è la "pietas": l'attaccamento e la devozione verso la famiglia e verso la propria patria (in questo caso d'adozione), un luogo da difendere dagli attacchi di coloro che vogliono assoggettarla e colonizzarla. E questo è il primo punto su cui è bene soffermarsi: perché Maryn, pur perseguendo un nobile ideale, combatte contro la sua stessa gente? Suo padre, il professor Reigan, in punto di morte gli aveva chiesto di lottare affinché un altro pianeta non dovesse subire la stessa sorte di S-1, dal momento che il folle progetto dei militari di partire alla volta di un nuovo mondo da colonizzare avrebbe inevitabilmente portato alla sua contaminazione (n.b. in Baldios, i termini "contaminazione" e "distruzione" sono utilizzati pressoché come sinonimi). Rispettando la volontà paterna, e amando il pianeta che è diventato la sua casa, Maryn combatte per difendere la Terra, che dopo la tragica sorte di S-1 è nel mirino degli alieni; per questa sua decisione rischia più volte la propria vita, lotta contro la sua stessa razza e altresì è vittima dei sospetti che subito prendono corpo contro di lui da parte dei terrestri, cosa del resto ammissibile in uno stato bellico di scala globale: il ragazzo proviene dallo schieramento nemico, chi può garantire che non sia una spia infiltrata per distruggere dall'interno la base dei Blue Fixer, i quali costituiscono l'unico baluardo di difesa per la Terra? Maryn si offre volontario per pilotare il Baldios e dimostra la sua dedizione nonostante talvolta debba fare i conti con la diffidenza e l'aperta ostilità persino dei suoi due compagni, Raita ed Oliver. Ad un certo punto è quasi convinto, a causa di un piano nemico ben riuscito, di essere stato tradito e venduto dal professor Bannister, comandante della base terrestre, ma fortunatamente dopo un breve soggiorno forzato presso la base di Gattler nel sub-spazio riesce a fuggire e a portare via con sé Aphrodia, la bellissima assistente del conducator, nonché comandante in capo delle forze armate di S-1. I rapporti tra questa affascinante figura femminile e il generalissimo di Aldebaran, nonché quelli con lo stesso Maryn, sono assai controversi e torbidi. Il giovane, poco prima di lasciare da S-1 all'inseguimento della base di Gattler, aveva ucciso il fratello di Aphrodia, Milan, dopo che questi aveva appena freddato suo padre. Nonostante si sia trattato di legittima difesa, Aphrodia giura vendetta. Ma il rapporto tra il pilota del Baldios e la comandante nemica va ben oltre: come Maryn, anche lei ama profondamente il suo pianeta di origine, il legame che unisce i due costituisce un connubio inscindibile - vero e proprio leitmotiv della serie - con la crudelissima guerra che fa da sfondo a Baldios. Il loro è una sorta di "odi et amo" dei tempi moderni, una storia d'amore impossibile dal momento che i due si combattono con un ardore unico, quasi disperato, ciascuno all'interno del proprio schieramento; un odio che tuttavia stenta a manifestarsi appieno dal momento che, tra le altre cose, per questi due personaggi l'onore è ancora un valore in una guerra dove si è disposti a tutto pur di ottenere la vittoria, vittoria che equivale all'annientamento totale del nemico. Maryn e Aphrodia, entrambi prigionieri di un eterno duello senza né un vinto né un vincitore, sanno bene che non c'è posto per sentimenti diversi dall'odio e dalla violenza: uscirà vittorioso colui che saprà rimanere più saldo di fronte alla sciagura dei due popoli belligeranti. ma entrambi i giovani falliscono in questa più ardua - inumana - sfida. E nonostante questo, esulando dal rapporto prettamente privato dei due protagonisti, questi rimangono di per sé delle perfette macchine da guerra, ognuno secondo il proprio ruolo. Maryn pilota egregiamente il Baldios contro i mostri meccanici di Aldebaran, mentre Aphrodia impone una crudele legge marziale all'interno del suo esercito. E anche se più volte si dimostra esitante, la ragazza applica il rigidissimo codice militare andando incontro a dei terribili rimorsi.
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